viernes, 8 de enero de 2010

Minacciati dal terrorismo?

Il fallito attentato, o presunto tale, a un aereo statunitense il giorno di Natale ha rinfocolato l'idea di un Occidente sotto la minaccia permanente del terrorismo di matrice islamica. Niente di meglio per i fautori ed i profeti dello scontro di civiltá che tale sensazione. Timori e paure servono  giustificare che "siamo in guerra", che c'é bisogno di misure eccezionali, perché ció che avviene, la minaccia del terrorismo, lo é.

E se siamo in guerra i fatti dovrebbero dar credito a quanto paventato. Ma si da il caso che i fatti dicono un'altra cosa. Vediamo. Nel suo "L'inganno e la paura", Pino Arlacchi, ex sottosegretario dell'ONU, cita il documento sulla National Security Strategy 2006 secondo il quale "dopo l'11 settembre la maggior parte degli attacchi terroristici sono avvenuti in paesi musulmani" e musulmane ne sono state le vittime nella grande maggioranza. Il testo menziona anche lo studio della Rand Corporation in base al quale tra il 2004 ed il 2007 ci sono stati su tutto il pianeta 14.401 attacchi terroristici sia interni che internazionali, con 27.191 vittime. Di questi attacchi 2/3 "si sono concenrati in 12 paesi del Medio Oriente e del Golfo Persico, dove si addensa l'81% delle vittime. In Europa si é verificato il 3,2% degli attacchi e negli USA lo 0,1%. Secondo il database del National Counterterrorism Center degli Stati Uniti su 15.035 attentati verificatisi nello stesso periodo nella regione del Medio Oriente e Golfo Persico in 330 casi (il 2,2%) hanno avuto come bersaglio occidentali provocando fra questi 1447 vittime su un totale di 37.404. Ma quello che non specifica, e lo fa Arlacchi nel suo testo citato, é che quelle vittime occidentali in gran parte sono costituite dai soldati in servizio negli eserciti di occupazione in Iraq ed Afghanistan (!). Dunque, pur davanti a fatti gravissimi, sia ben chiaro, bisogna concludere che il fenomeno del terrorismo é in gran parte dovuto a conflitti interni piú che alla logica di uno scontro internazionale con matrice anti-USA o antioccidentale. Tanto é vero che le statistiche in merito alle vittime statunitensi di attentati stilata dal Dipartimento di Stato fin dal 1991 sono, oh casualitá, scomparse nei documenti piú recenti. "Come si fa a giustificare la Terza Guerra Mondiale e lo scontro ineluttabile tra la  civiltá occidentale e l'Islam quando nel 2006-2007 i civili statunitensi vittime del terrorismo mondiale sono stati in tutto tre(!), e negli anni precedenti si sono mantenuti su cifre piccolissime, eccetto ovviamente il 2001?", conclude Arlacchi.
Mente i media richiamano l'attenzione dell'opinione pubblica in Iraq, Afghanistan e Medio Oriente, in realtá il paese piú colpito dal terrorismo interno é l'India e la zona indo-pakistana, che ha sofferto nel periodo 2004-2008 quasi 5.000 vittime.
Questi dati vanno letti insieme alla progressiva diminuzione dell'attivitá terrorista in tutto il mondo. Una diminuzione che si é accentuata negli anni '90 e che aveva raggiunto punte piú elevate negli ani 70 ed 80, per poi riprendere la fase discendente. Prima del 2001 e dopo gli attentati dell'11-S le vittime annuali erano un numero minimo. "Per un cittadino del pianeta - provoca Arlacchi - le probabilitá di rimanere vittima di un attentato terroristico é la stessa - una su ottantamila - di quella di essere colpito da un meteorite".
Quando i media - che hanno anche il loro tornaconto in mezzo alla paranoia generale - accettano  sine glossa le versioni ufficiali in merito al terrorismo internazionale e se ne fanno, eco contribuiscono a creare una "sensazione di insicurezza" che fa il gioco di chi pretende installarla. Converrebbe farsi delle domande e porle ad esperti con certo grado di distanza dai governi. Come ad esempio avrebbero dovuto porre la domanda se effettivamente era possibile prepare ordigni esplosivi nei bagni degli aerei, come qualche anno si crede, dove sono e chi sono i membri del complotto che stava per far esplodere appena qualche anno fa vari voli in Europa, oppure dovremmo chiederci cosa é successo a Natale perché gli avvocati Kurt e Lori Haskell, marito e moglie affermano di aver visto il nigeriano incolpato di voler attentare accompagnato da un signore indiano ben vestito che intercedeva per lui, affinché potesse imbarcarsi pur essendo "senza passaporto". Conviene dare, al riguardo, un occhiata all'articolo di Pino Cabras che offre alcune informazioni che in Italia non appaiono nei grandi media (1).
L'ex capo del MI5 britannico, Stella Rimington ha gia osservato nel 2008 che l'evento dell'11 settembre non é stato qualitativamente diverso da molti altri e che la reazione a esso é stata "enormemente sproporzionata".

L'escalation a partire dal 2001 ha trasformato gente come Bin Laden - vecchia conoscenza dei servizi di sicurezza, la cui rete é nata grazie ai finanziamenti della CIA, via servizi segreti pakistani (ISI), durante l'invasione dell'Afghanistan da parte dell'URSS -, in un mostro onnipresente e in una minaccia permanente. Ma sembra seguire un copione scritto altrove. Non sarebbe la prima volta.
William Casey, ex direttore della CIA, ammise candidamente che quando apparve il libro di Claire Sterling "La trama del terrore" sguinzagló i suoi agenti per trovare prove solide d'accordo con la teoría del libro in base alla quale il terrorismo degli anni 70 ed 80 era frutto di una cospirazione mondiale orchestrata dall'URSS. Gli esperti, dopo aver letto il libro della Sterling, imbarazzati tornarono da Casey e gli spiegarono che quasi tutti gli episodi citati dall'autrice per sostenere la sua teoria erano stati architettati e preparati dalla stessissima CIA come attivitá di disinformazione diffusa attraverso la stampa estera.
Allora ci sono a mio avviso un paio di domande che dobbiamo porci 1) se non siamo di fronte una minaccia globale terrorista, chi é con quale scopo é responsabile di volerla installare?  2)  Se le minacce in corso non sono tali e se il punto di partenza della guerra globale contro il terrorismo é l'11-S, bisogna concludere che anche in quel caso ció che ci é stato detto non coincide con quanto é realmente accaduto?
Ne parleremo presto.


(1) Le false piste del terrorismo e le nuove guerre, su:  http://www.megachipdue.info/finestre/zero-11-settembre/1847-le-false-piste-terroristiche-e-le-nuove-guerre.html

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