Dunque sembra che sia la volta dello Yemen. Un nuovo "stato canaglia". Qualcuno potrebbe aver il dubbio che abbia qualcosa a che vedere con la sua posizione strategica. E qualcun altro potrebbe avanzare dubbi sul confuso episodio dell'attentato, o supposto tale, commesso da un nigeriano su una compagnia aerea statunitense. Rileggete le notizie. Piú passa il tempo piú l'episodio perde verosimiglianza. Sí sa che il papá dell'attentatore aveva avvisato le autoritá statunitensi riguardo al figlio ed alla sua involuzione rivoluzionaria. Alcuni passeggeri hanno emesso dichiarazioni in base alle quali questa persona era sprovvista di passaporto. Come fa a salire su un aereo degli USA una persona che non puó entrare in Canadá, senza che nessuno almeno verifichi la documentazione? Avete provato ad entrare negli USA? Chi lo fará scoprirá che non é affatto facile. Ma é semplice per un nigeriano, allenato in Yemen (nel passaporto avrebbe duvuto apparire il timbro, no?). Strano.
E nessuno si sogna di eccepire qualcosa in mezzo a questa trama di stranezze. almeno dal punto di vista del diritto internazionale. Perché? Un esempio.
Nel 1973, secondo informazioni provenienti da documenti del dipartimento di stato USA declassificati, il golpe in Cile venne portato a termine grazie alla collaborazione della CIA (la foto del bombardamento della Moneda, la sede del presidente del Cile, evoca quel triste momento). Negli anni dal 1946 al 1984, la dolorosamente celebre "Escuela de las Américas" fu il luogo di formazione dei torturatori di mezzo continente. Lí appresero l'uso di tecniche terribili applicate poi ai 4000 "desaparecidos" del Cile, ai 30.000 dell'Argentina, a circa 300 uruguayani, a varie centinaia di paraguayani, a centinaia di brasiliani e decine di migliaia di honduregni, nicaraguensi, colombiani, salvadoregni. La scuola funzionava in Panamá presso una base militare statunitense. Migliaia di poliziotti e militari delle diverse dittature appresero li come applicare il terrorismo di stato. Ed esiste una chiara differenza tra terrorismo comune, sempre ripudiabile, sia chiaro, e quello di stato. Perché il secondo si avvale del peso dell'organizzazione statale e del potere in mano alle istituzioni per realizzare le sue trame.
Nelle sue "Confessioni di un gangster economico", poi, John Perkins descrive la responsabilitá del suo Paese nell'eliminazione dei presidenti, scomodi, di Panamá ed Ecuador...
Se si dovesse applicare lo stesso peso e la stessa misura, qualcuno avrebbe avuto diritto ad applicare ritorsioni militari al Paese il cui governo ha esportato, appoggiato, applicato ed insegnato il terrorismo di stato durante decenni: gli Stati Uniti.
Qualcuno sorriderá di fronte a questo assurdo. Assurdo solo perché esiste uno strapotere militare che lo impedisce. Ma non sarebbe illogico. Perché altrimenti dovremmo accettare la logica che dice che Yemen, Somalia, Irán, Venezuela e vai a apere quanti altri paesi sono stati canaglia. Ma altri che fanno lo stesso, o peggio, no. E questa logica ci sta portando alla rottura degli equilibri nei rapporti internazionali. E questa, lo abbiamo visto, é una pessima strada.
C'e bisogno di dire le cose come stanno. Di indicare che il "re é nudo". Sará difficile costruire nuovi equilibri senza una base di veritá.
E nessuno si sogna di eccepire qualcosa in mezzo a questa trama di stranezze. almeno dal punto di vista del diritto internazionale. Perché? Un esempio.
Nel 1973, secondo informazioni provenienti da documenti del dipartimento di stato USA declassificati, il golpe in Cile venne portato a termine grazie alla collaborazione della CIA (la foto del bombardamento della Moneda, la sede del presidente del Cile, evoca quel triste momento). Negli anni dal 1946 al 1984, la dolorosamente celebre "Escuela de las Américas" fu il luogo di formazione dei torturatori di mezzo continente. Lí appresero l'uso di tecniche terribili applicate poi ai 4000 "desaparecidos" del Cile, ai 30.000 dell'Argentina, a circa 300 uruguayani, a varie centinaia di paraguayani, a centinaia di brasiliani e decine di migliaia di honduregni, nicaraguensi, colombiani, salvadoregni. La scuola funzionava in Panamá presso una base militare statunitense. Migliaia di poliziotti e militari delle diverse dittature appresero li come applicare il terrorismo di stato. Ed esiste una chiara differenza tra terrorismo comune, sempre ripudiabile, sia chiaro, e quello di stato. Perché il secondo si avvale del peso dell'organizzazione statale e del potere in mano alle istituzioni per realizzare le sue trame.
Nelle sue "Confessioni di un gangster economico", poi, John Perkins descrive la responsabilitá del suo Paese nell'eliminazione dei presidenti, scomodi, di Panamá ed Ecuador...
Se si dovesse applicare lo stesso peso e la stessa misura, qualcuno avrebbe avuto diritto ad applicare ritorsioni militari al Paese il cui governo ha esportato, appoggiato, applicato ed insegnato il terrorismo di stato durante decenni: gli Stati Uniti.
Qualcuno sorriderá di fronte a questo assurdo. Assurdo solo perché esiste uno strapotere militare che lo impedisce. Ma non sarebbe illogico. Perché altrimenti dovremmo accettare la logica che dice che Yemen, Somalia, Irán, Venezuela e vai a apere quanti altri paesi sono stati canaglia. Ma altri che fanno lo stesso, o peggio, no. E questa logica ci sta portando alla rottura degli equilibri nei rapporti internazionali. E questa, lo abbiamo visto, é una pessima strada.
C'e bisogno di dire le cose come stanno. Di indicare che il "re é nudo". Sará difficile costruire nuovi equilibri senza una base di veritá.
O'Higgins, provincia di Buenos Aires, 2 gennaio 2010
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